L’ortognatodonzia … non solo un bel sorriso !
Salute Orale
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L’ortodonzia è una branca specialistica dell’odontoiatria che si occupa di curare le malocclusioni ovvero di correggere la posizione dei denti nell’arcata e delle ossa mascellari, al fine di migliorare funzionalità, estetica e salute orale.
I denti correttamente allineati favoriscono:
- una corretta occlusione, prevenendo usura, carie e problemi gengivali
- assenza di problematiche dell’articolazione temporo‑mandibolare (affaticamento muscolare con dolori, tensioni, il mal di testa e rumori articolari)
- migliorare l’ igiene orale: Denti ben posizionati sono più facili da pulire, riducendo il rischio di placca, gengiviti e malattie parodontali
- l’ortognatodonzia può migliorare la respirazione, la deglutizione e persino la fonazione, con importanti benefici in chiave preventiva
- equilibrio estetico e psicologico
- un sorriso armonico accresce la fiducia in sé stessi e migliora le relazioni personali e professionali

Gli allineatori trasparenti costituiscono un trattamento estetico, confortevole ed efficace alternativo ai tradizionali brackets in metallo. Essendo realizzati in materiale tecnologico trasparente, risultano quasi invisibili, così il sorriso rimane naturale anche durante il trattamento
Non causano irritazioni a gengive e mucose grazie ai bordi lisci, eliminano il rischio di traumi interni legati a fili o brackets . Rimuovendoli per mangiare e lavare i denti, permettono una normale routine di pulizia, riducendo la formazione di placca e carie
- Gli allineatori si cambiano ogni 1–2 settimane: migliorano la stabilità del morso, la previsione terapeutica e sono facilmente indossabili.
- Bilanciando le forze di masticazione, aiutano a ridurre tensioni muscolari e problemi dell’articolazione, prevenendo disordini temporomandibolari .
Il percorso con allineatori prevede:
- Valutazione ortodontica con radiografie, impronte digitali con scansione 3D per la creazione di un piano digitale personalizzato del trattamento
- Progettazione digitale. Software specifici predispongono la sequenza di allineatori che muoveranno i denti progressivamente, secondo le indicazioni fornite dallo specialista
- Una volta consegnati, devono essere indossati per 20–22 ore al giorno, rimuovendoli solo per pasto e igiene, garantendo risultati efficaci in tempi identici o in alcuni casi inferiori rispetto alle terapie tradizionali.
- Controlli periodici vengono effettuati ogni 6–8 settimane per monitorare il progresso e fornire nuovi aligners
- Dopo il trattamento si adottano dispositivi di ritenzione per stabilizzare lo smile ottenuto.
Il trattamento ortodontico è un trattamento medico, che deve rispondere a parametri biologici preventivamente analizzati e integrati nel percorso di cura
La stretta interazione tra l’odontoiatra, l’ortodontista e il paziente è alla base della riuscita del trattamento.
Biopsia del cavo orale: le tecniche che cambiano le regole del gioco
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La biopsia rimane l’esame di riferimento per diagnosticare con certezza lesioni sospette nel cavo orale, ma oggi la medicina offre strumenti innovativi che migliorano la precisione e la tempestività della diagnosi, coadiuvando i classici percorsi strumentali.
Autofluorescenza: vedere l’invisibile
Si basa sull’emissione spontanea di luce da parte di fluorofori naturali presenti nei tessuti (come NADH, FAD, collagene) quando colpiti da luce blu‑viola
Le zone potenzialmente sospette, appaiono scure, per perdita di fluorescenza, rispetto ai tessuti sani.
È uno strumento non invasivo, utile per individuare le aree più sospette e indirizzare la biopsia verso zone ad alto rischio.
Tuttavia, presenta sensibilità elevata ma specificità limitata: infiammazioni o alterazioni vascolari possono generare falsi positivi .
Coloranti vitali: guidare la scelta del prelievo
Il blu di toluidina è un colorante che si lega a DNA e RNA, evidenziando con maggiore intensità le cellule in attivo turnover, tipiche di displasie o carcinomi.
Appare come macchie blu scuro su tessuto alterato, segnalando le zone migliori dove prelevare la biopsia
Sensibile (≈ 77 %) ma con specificità intorno al 65 %, è un utile supporto nella decisione, non un test diagnostico definitivo.
Brush biopsy: poco invasiva e precisa
La brush biopsy (citologia esfoliativa transepiteliale) raccoglie cellule fino allo strato basale in modo semplice e indolore.
Studi clinici mostrano sensibilità variabile (da 71 % a 88 %) e specificità elevata (fino al 95 %) nel rilevare displasie e carcinoma.
In alcuni audit viene riportata sensibilità attorno al 43–81 % e specificità 81–100 %, a seconda dei criteri e della tecnologia impiegata .
I nuovi approcci integrano biomarcatori (es. EGFR, tenascina) e strumenti di analisi automatizzata; un recente studio ha raggiunto accuratezza del 95 % nell’uso combinato cytobrush + confronto istologico .
Come integrarle in una strategia diagnostica
- Screening iniziale – visita clinica con luce bianca.
- Autofluorescenza: mappatura delle aree da approfondire.
- Colorazione vitale: blu di toluidina per evidenziare le zone di maggiore attività cellulare.
- Brush biopsy: prelievo non invasivo per esame citologico e biomolecolare.
- Biopsia tradizionale: escissionale o incisionale, su richiesta specialistica, con successiva analisi istologica (gold standard).
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5. Quali vantaggi trae il paziente
Diagnosi più precoce
individuare le lesioni prima che diventino invasive.
Procedure meno invasive
brush biopsy e tecniche ottiche riducono fastidi e rischi.
Maggiore accuratezza
l’unione di metodi migliora sensibilità e specificità.
Riduzione dei ritardi
guide ottiche e citologiche identificano subito le aree da biopsiare.
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In sintesi
Le tecnologie di **autofluorescenza**, **coloranti vitali** e **brush biopsy** rappresentano strumenti preziosi nel percorso diagnostico del cavo orale. Non sostituiscono la biopsia tradizionale, ma la ottimizzano: individuano in modo mirato le aree a rischio, riducono esami inutili e velocizzano la diagnosi. Per chiunque noti lesioni persistenti, è consigliabile un controllo mirato: grazie a queste innovazioni, il cammino verso una diagnosi chiara e precoce è oggi più efficace e meno invasivo.
Un approccio moderno per tutelare la salute della bocca: informarsi è il primo passo per prevenire.
Attenzione alle macchie bianche e alle ulcerazioni in bocca: perché non ignorarle
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Le lesioni bianche del cavo orale – talora accompagnate da erosioni o ulcere dolorose – non vanno sottovalutate: possono nascondere condizioni potenzialmente maligne o essere una manifestazione di patologie sistemiche. Prevenire, riconoscere e agire in tempo può fare la differenza.
1. Cosa sono queste lesioni?
- Leucoplachia: chiazze o placche bianche tenaci, spesso indolori ma potenzialmente maligne
- Lichen planus orale: lesioni bianche, reticolari o erosive, talvolta dolorose, che possono coinvolgere cronicamente gengive, lingua e guance
- Candidosi ed herpes possono simulare lesioni più gravi, rendendo la diagnosi più complessa.
2. Perché è importante la diagnosi precoce
- Rischio di trasformazione maligna:
- Le lesioni non omogenee (erosive, nodulari) presentano un rischio maggiore (> 520%) di evolvere in carcinoma
- Il lichen erosivo, seppure meno frequentemente, può degenerare (0,42%)
- Migliore efficacia terapeutica: individuare precocemente un disordine potenzialmente maligno consente trattamenti meno invasivi e con migliori probabilità di successo.
3. Fattori di rischio da tenere sotto controllo
- Abitudini dannose: fumo e alcol, soprattutto se associati, aumentano esponenzialmente il rischio di patologie del cavo orale. Da non trascurare l’impatto negativo delle sigarette elettroniche.
- Traumi cronici: protesi inadatte o denti fratturati possono traumatizzare la mucosa e causare cheratosi.
- Infezioni croniche da HPV o Candida possono complicare quadri patologici già preesistenti.
- Alcune malattie autoimmuni (es. Lichen o Lupus) sono annoverate tra i disordini orali potenzialmente maligni

4. Quando rivolgersi al medico/dentista
- Se compaiono macchie bianche o erosioni che persistono oltre 15–21 giorni senza miglioramenti anche se non dolorose e sanguinanti.
5. Come si inizia il percorso diagnostico
- Visita specialistica: anamnesi, ispezione orale e valutazione dei fattori di rischio
- Esami aggiuntivi:
- Colorazioni vitali (es. blu di toluidina) per evidenziare aree anomale
- Biopsia e istologia distinzioni tra lesione benigna, displasia o carcinoma
- Esami citologici (es. striscio) se indicati
6. Cosa fare e cosa evitare
- Stop alle sostanze irritanti: tabacco, alcol, cibi piccanti o acidi
- Migliorare l’igiene orale: protesi e denti fratturati devono essere sistemati; igiene orale regolare
- Controlli regolari: visite schedulate con il professionista in base alla tipologia di disturbo.
7. Cosa fare per le cure
Affidarsi ad un professionista con esperienza nella gestione della patologie delle mucose orali che sappia come eseguire una biopsia e sappia interpretarne gli esiti.
Seguire le cure farmacologiche prescritte e attenersi ai calendari di visite di controllo.
La salute orale (dei denti e delle mucose) e la salute generale
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Negli ultimi decenni, numerosi studi scientifici hanno evidenziato il legame profondo tra la salute orale e quella sistemica. Una buona igiene orale non si limita a prevenire carie e gengiviti, ma può influenzare direttamente la salute generale dell’organismo. Al contrario, patologie orali trascurate possono contribuire allo sviluppo o all’aggravamento di condizioni sistemiche croniche.
Uno dei legami più noti è quello tra la malattia parodontale e le patologie cardiovascolari. La parodontite, un’infiammazione cronica delle gengive causata da batteri patogeni, è stata associata a un aumentato rischio di infarto e ictus. Questo perché i batteri orali o le loro tossine, entrando nel flusso sanguigno attraverso le gengive infiammate, possono contribuire alla formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie. Inoltre, l’infiammazione sistemica cronica indotta dalla malattia parodontale può peggiorare la salute dei vasi favorendo l’aterosclerosi.
Un’altra correlazione significativa riguarda il diabete mellito. Esiste una relazione bidirezionale tra diabete e malattia parodontale: le persone con diabete non controllato sono più suscettibili alle infezioni gengivali, e al tempo stesso, una parodontite grave può peggiorare il controllo glicemico. Ciò rende la gestione della salute orale una componente essenziale nel trattamento complessivo del paziente diabetico.
Anche la gravidanza è un periodo critico in cui la salute orale riveste un ruolo importante. È stato osservato che infezioni gengivali non trattate possono aumentare il rischio di parto pretermine e basso peso alla nascita. L’infiammazione e la risposta immunitaria alterata possono influenzare il benessere del feto, sottolineando l’importanza della prevenzione odontoiatrica nelle donne in gravidanza.

La salute orale influisce anche sul sistema respiratorio: i batteri presenti nella bocca possono essere aspirati nei polmoni, soprattutto negli anziani o nei pazienti debilitati, causando infezioni come la polmonite. In contesti ospedalieri o in case di riposo, l’igiene orale è dunque un fattore cruciale per prevenire complicanze respiratorie.
Infine, recenti ricerche hanno suggerito possibili legami tra malattie gengivali e condizioni neurologiche come l’Alzheimer. Sebbene le evidenze siano ancora in fase di approfondimento, alcuni studi indicano che i batteri parodontali potrebbero contribuire alla neuroinfiammazione e alla progressione della malattia neurodegenerativa.
Le corrette cure alle mucose del cavo orale, al parodonto, ai denti determinano un incremento della salute di tutto l’organismo, riducono i fenomeni di infiammazione e preservano da effetti indesiderati a volte insidiosi (es. cardiopatie valvolari). La salute orale non può più essere considerata un ambito separato dalla salute generale. I professionisti sanitari devono collaborare in un’ottica multidisciplinare per promuovere la prevenzione e la cura della bocca come parte integrante del benessere complessivo del paziente. Educare la popolazione sull’importanza dell’igiene orale quotidiana e dei controlli odontoiatrici regolari è un passo fondamentale verso una società più sana e consapevole.